Questa magnifica temperatura oggi mi riporta qui, dopo tanto tempo.
Aprile è sempre un mese di rinascita per me.
Non a caso è primavera. E non siamo forse noi fratelli degli alberi?
Ho trovato due nuove realtà professionali di cui sono fiera di entrare a far parte, aggiunte al resto delle cose che faccio tra doppiaggio e scrittura (linktr.ee/NatasciaCipriano).
In pratica, da un lato mi occupo di raccogliere e organizzare informazioni sull'arte e la cultura, dati su artisti e mostre, e li catalogo. Poi, creo contenuti (articoli, video, post, podcast, …) che esplorano le tendenze e indagano anche su come le nuove tecnologie stiano cambiando il mondo dell'arte e della cultura.
In termini tecnici, sono: Research Data Specialist → Esperta nella raccolta e gestione dei dati di ricerca (faccio ricerche e data entry) e Content Creator → Creatrice di contenuti (scrivo articoli, video, post, podcast, e così via.)
In un qualche modo, anche tutto questo è una forma di doppiaggio e scrittura 🙂 che necessitava della mia vecchia laurea e competenze tecniche in Tecnologie della Comunicazione e Sviluppo di Media Interattivi.
E se già qui per me si sarebbe chiuso un grande cerchio, si aggiunge la seconda realtà professionale che mi ha accolto a braccia aperte; per non dire che mi è venuta a pescare nella vita distratta di tutti i giorni e mi ha portato con sé: l'Accademia per la quale lavorerò come Educatrice Teatrale per l'Infanzia.
Lo ridico: Educatrice Teatrale per l'Infanzia. ✨
Bimbi, sto arrivando! Finalmente ci fanno stare insieme!
Ma insóma, fiòla, che lavór at fà?
Ôh, nónna, un pô catèr roba di musei e metterla a post sul computer, un pô scriv, un pô parlo in tv sübra a quèl che i dìsen gli àlter... e un pô fò far finta ai bimb, ché i s'impara a recitèr, a urlèr forte quand bisogna, e a far i mât in manéra seria! È un puzzle, ma a mé al m pias un sac! 🙃
Quando ero piccola - e poi da adolescente e poi da ragazza (e poi anche da adulta 🤦♀️) - mi sono sempre scervellata su come sopravvivere in un mondo dove "di arte non si vive", e allora bisogna scendere a compromessi con sé stessi, scegliere la meno peggio in un ufficio qualunque e ficcarsi grigiamente lì a guadagnarsi il pane.
Perché non tutti trovano il loro posto nel mondo, ma devi mangiare lo stesso.
Ma se dentro ci è rimasto un briciolo non solo di voglia di vivere, ma di stravivere, di spaccare, quella spinta così disperatamente sana di essere luce e non ombra, ombra di sé stessi, forse possiamo insegnare ai nostri figli che di arte non si vive… fino a prova contraria.
Non li proteggiamo tenendoli lontani da quello che sono, li proteggiamo tenendoli lontani da quello che NON sono; incoraggiandoli, non banalmente a inseguire i sogni tipo film Disney su Italia 1 del sabato pomeriggio ma, semplicemente, a inseguire la propria NATURA.
Ché non può esserci nulla di sbagliato in questo.
Il fatto che sia difficile è un altro discorso.
Ma insóma, t'sét cuntènta?
Sè, nónna, sò cunténta fòra, l'è roba mìa, m'pias da murìr!
Bràva la mè fiòla. Vèin che a t'fa un bèl tè.
Magari, passato l'inverno, all'improvviso inizi a raccogliere quello che hai seminato.
Perché è primavera.
E non siamo forse noi fratelli degli alberi?