Da Cannes alla realtà: essere madri oggi

Essere madri oggi Cannes 2025

Al Festival di Cannes 2025, una delle tendenze più evidenti è stata una nuova rappresentazione della maternità.

Finora, il cinema ci aveva abituati a madri-simbolo: angeli del focolare, sante del sacrificio, donne infallibili e instancabili, dolci o isteriche ma pazienti, realizzate nella maternità, capaci di fare tutto e farlo con il sorriso, o anche borbottando, ma farlo.

Al massimo a ciabatte volanti, nei film italiani.

Modelli che non contemplano dubbi, fatica, ambivalenze.
E nemmeno l'eventualità che una donna possa non voler essere madre.

Il nuovo cinema rompe questi cliché. Prende l'immagine della madre, la frantuma, e la restituisce per quello che è: una persona. Complessa, imperfetta, reale. Leggi tutto "Da Cannes alla realtà: essere madri oggi"

Increase Productivity 🤯 ! (Produttività tossica)

produttività tossica

Devo citare il tormentone dell'estate 2001? Soffro lo stress, io soffro lo stress, sono stanco e fuori forma…

Perché, effettivamente, sì. Ci deve essere un errore, qualcosa non torna.

La mia idea è che i Velvet, con Boy Band, volessero raccontare questo: quando non sai più nemmeno tu perché fai quello che fai. Ti hanno infilato in ritmi insostenibili, improponibili, ma tu vai avanti. Perché l'importante è andare avanti.

Dove?
Non lo so. Tu zitto e nuota.
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33) Come il mare

"Ma poi mi domando: se metto a tacere il mio inquieto desiderare, il mio sovreccitato fervore e questa mia natura stupidamente affamata - che cosa farò allora della mia energia?
Ecco la risposta della guru: Cerca Dio. Cerca Dio come un uomo con la testa in fiamme cerca l'acqua."
(Elizabeth Gilbert, Mangia, prega, ama - Una donna cerca la felicità, 2006)

- 30.

Una chiave antica nella mia mano.

Non ho mai saputo cosa aprisse questa chiave.
Non l'ho mai saputo fino a quel giorno in cui mio nonno mi confidò che senza di lei io non sarei nemmeno stata al mondo.
Lui l'aveva lasciata a mia nonna in custodia prima di partire per la guerra, dicendole che le avrebbe svelato che cosa aprisse, ma che lei avrebbe dovuto aspettare il suo ritorno.
Lei si fece promettere in cambio di tornare. Leggi tutto "33) Come il mare"

19) Heidi a Wall Street

"Non aspettare Godot. Cercalo."
(Frase scritta su un muro)

- 128.

Oggi non vi racconterò del mio rientro a lavoro dopo le ferie, di quanto mi sia sembrato tutto lento e alienante, di come mi abbia fatto piacere rivedere alcune persone, di come avrei voluto ugualmente essere altrove. E non vi racconterò della riunione sui nuovi piani dell'anno, di come pareva d'essere intavolati a giocare a Risiko (conquisteremo il Giappone) e di quanto avrei dovuto sentirmi carica e motivata dopo quasi un mese di riposo, di fronte a nuovi bei progetti allettanti da sviluppare, grafiche da far diventare vere, funzionanti, interattive, automagiche.
E non vi racconterò nemmeno dei miei sensi di colpa, di inadeguatezza, di demotivazione e di clamoroso distacco da tutto questo. Leggi tutto "19) Heidi a Wall Street"